Prestashop e SEO: le 10 regole d’oro

Come ottimizzare un negozio Prestashop? Mai come in questo caso è indispensabile evitare di puntare tutto sull’off site e darsi da fare per ottimizzare i contenuti (testi e immagini in primis) in modo da raggiungere un posizionamento organico soddisfacente. Vediamo brevemente quali sono, a nostro parere, i punti cardine di una buona ottimizzazione on site.

1. Gestione dei redirect: cosa fare se uno dei prodotti termina o, in via del tutto temporanea, risulta non disponibile? Una soluzione potrebbe essere il redirect, verso un prodotto similare. Allo stesso modo è fortemente raccomandabile gestire opportunamente gli errori 404 (causati, per esempio, dalla riscrittura delle URL).

2. Testi delle schede prodotto: mai, per nessuna ragione, limitarsi a copiare le descrizioni presenti sul sito del fornitore o di altri rivenditori. I contenuti duplicati non piacciono a Google, ma non piacciono nemmeno agli utenti. Facciamo, dunque, un piccolo sforzo per ideare dei contenuti originali.

3. Immagini: va da sé che occorre sempre compilare opportunamente il campo Alt Text, ma è altrettanto importante il nome del file. Rinominatelo sempre, inserendo un trattino (-) tra le parole.

4. Internal linking: no, il menu non è sufficiente. È bene che l’internal linking venga effettuato all’interno dei testi (descrizioni, approfondimenti, eventuali articoli del blog a corredo), per evidenziare la struttura e la connessione tra le diverse pagine e schede prodotto del negozio Prestashop.

5. Markup dei prodotti: Schema.org ormai non è più soltanto un vezzo, ma una reale necessità, per avere la possibilità di mostrare, in SERP, alcune importanti informazioni aggiuntive sull’articolo in vendita (per esempio prezzo e disponibilità).

6. Mobile: È talmente ovvio che non vale la pena soffermarsi troppo: un sito non responsive non ha ragione di esistere. È notizia recente: le ricerche da mobile hanno superato quelle da desktop, in tutto il mondo.

7. Sitemap: Creare una mappa del sito – da sottoporre alla Search Console di Google (il vecchio Google Webmaster Tool per capirci) – è decisivo. È importante che Google comprenda la struttura dell’e-commerce e il miglior modo per farlo è attraverso la sitemap e l’internal linking.

8. Performance: come abbattere le percentuali di abbandono del carrello? Sarebbe utile esaminare quali sono i motivi che spingono l’utente a concludere la navigazione prima di aver effettuato il pagamento. Si potrebbe, per esempio, vedere esattamente dove si interrompe il flusso di acquisto così da invididuare eventuali falle e debolezze. Sicuramente, la velocità di caricamento del sito è uno dei fattori più importanti da considerare. Ecco perché dovreste quantomeno utilizzare un modulo per la gestione della cache.

9. URL: va ottimizzata tout court. All’interno deve apparire la marca, il nome del prodotto ed un’eventuale sigla o modello identificativi. Se un utente, infatti, effettua una ricerca specifica, indicando non soltanto la tipologia dell’oggetto ma anche la marca, un’URL completa ed esauriente potrebbe aiutarvi molto.

10. Paginazione dei contenuti: se il vostro e-commerce include una serie infinita di prodotti, afferenti ad una particolare categoria, può essere utile suddividerli in più pagina, che dovranno necessariamente utilizzare il rel= “next” e rel= “prev” in modo tale che Google comprenda la struttura (in successione) delle pagine.

Questa la teoria. Ora, però, tocca a voi: come mettete abitualmente in pratica queste regole? Vi affidate per lo più a campagne SEM e di posizionamento off site oppure ritenete, come me, che l’on site sia importantissimo per un e-commerce su Prestashop?