Due giorni fa Google ha annunciato un’importante novità riguardante la visualizzazione delle URL nei risultati di ricerca mobile.
Due aspetti cambieranno sostanzialmente: da una parte, il site name prenderà il posto del domain name; dall’altra, verrà utilizzata la struttura delle URL per generare un breadcrumbs avanzato (come si vede dalle due immagini seguenti, che mostrano la situazione attuale e quella futura).
Da notare, nella prima parte, la presenza del site name (Google invece di www.google.com) e, nella seconda parte, l’utilizzo di breadcrumbs, ricavato però dalla struttura dell’URL anziché basato su quello eventualmente utilizzato dallo stesso sito.
In soldoni, qualunque tipo di breadcrumbs adottato da un sito o da un blog finora si rispecchiava esattamente nella struttura dell’URL visualizzata nella SERP, come dimostra efficacemente Joost de Valk (il creatore del plugin WordPress SEO by Yoast):
D’ora in poi, dunque, sarà bene prestare molta attenzione alla struttura del sito e delle relative URL, così da fornire breadcrumbs il più possibile informativi e dettagliati.
Joost, dal canto suo, suggerisce di utilizzare il pattern /category/post_name che evidentemente darà luogo alla URL site_name > category, come mostrato nelle immagini fornite da Google.
Questo per quanto riguarda i breadcrumbs che, tuttosommato, danno luogo ad uno snippet decisamente più utile per l’utente che, a colpo d’occhio, può farsi immediatamente un’idea più precisa della pertinenza di un risultato, anche rispetto alla struttura del sito.
La novità del site name al posto del domain name, però, apre scenari ben diversi. Innanzitutto, è bene notare che il plugin di Yoast è stato aggiornato in tal senso, dando la possibilità al webmaster di indicare non soltanto il website name, ma anche un alternate name (nome alternativo).
Non è ben chiaro, però, cosa succederà nel caso di nomi di dominio identici – che si differenziano solo per il primo livello, come può per esempio accadere con “example.com“, “example.it” e “example.org“. Tutti e tre i domini potranno utilizzare lo stesso site name?
E, ancora, cosa succederà per i domini di terzo livello? Ma soprattutto, se il site name può essere impostato dal webmaster stesso ciò spianerà la strada agli spammer? Da questo punto di vista, Joost suggerisce di utilizzare il nome di dominio come site name, ovvero Yoast.com, anziché Yoast. Ma ciò basterà ad evitare che altri possano sfruttare il brand dei propri competitor?
Google, ad ogni modo, precisa che tali cambiamenti avranno effetto, per il momento, solo sulle ricerche effettuate da mobile. E che, mentre l’innovazione del site name vale solo negli Stati Uniti, i breadcrumbs saranno utilizzati ovunque.
E, in Italia, cosa pensate potrebbe succedere nel momento in cui un’innovazione di questo tipo sarà resa effettiva? Fateci sapere la vostra!
Ciao alessia, interessante articolo! Una news non da poco.
La modifica sui breadcrumbs sembra valida..forse un po\’ una forzatura per siti che non ne hanno bisogno, però aumenta affettivamente la leggibilità delle ricerche e la facilità di consultazione. Spero non vengano fuori porcherie per siti strutturati male 🙂
Per la novità dei site name, se è modificabile come dici, allora non capisco bene a cosa possa essere utile. W lo spam!
Ciao Riccardo,
sì, infatti, la modifica del site name – almeno per il momento – non è stata compresa a fondo. Sul blog di Joost ne è nata un\’interessante discussione, invito tutti a leggerla 🙂
Vedremo cosa succederà!
Update: la guida di Google è abbastanza chiara in tema di site name (https://developers.google.com/structured-data/site-name?hc_location=ufi). Dunque, in teoria, se iosonopippo.com tenta di spacciarsi per Wikipedia, dovrebbe scattare l\’altolà di Google (prima o poi).
Ciao Alessia, Mi era sfuggito che nelle ricerche mobile compare di nuovo il nome del dominio e non il site name. Evidentemente Google ha fatto retromarcia. Confermi?
uhm, Andrea, non credo che la modifica del site name abbia mai interessato l\’Italia.
\”E che, mentre l’innovazione del site name vale solo negli Stati Uniti, i breadcrumbs saranno utilizzati ovunque.\”
I breadcrumbs ci sono ancora.. ho capito male?
Si, breadcrumbs ok.
Per il site name non vale solo per gli stati uniti, ma in genere per google.com (non it ma com) con lingua impostata in inglese, anche se utilizzato al di fuori degli stati uniti.
Controllando meglio vedo che non è stato eliminato, Ma ho la netta impressione che sia drasticamente diminuito il numero di siti per i quali indicano il site name al posto del dominio, Perché anche siti magari non giganti, ma comunque autorevoli (come ad esempio quotidiani locali americani) non riportano il site name ma il dominio, non ci giurerei ma in passato mi sembrava più \”diffuso\”
Boh, forse ho preso un abbaglio, ma ho l\’impressione che sia calato l\’utilizzo di questi snippet